giovedì 24 febbraio 2011

I have a lot a dreams

CHIARA-LAVORO: procedo. In tutto. Questo è un post automotivazionale: prima o poi ci riesco, anche se a volte un po' il morale va giù, anche se le risposte sono altalenanti, un attimo la lavoro sembra alla portata, l'altro, invece, lontano. Chi la dura la vince sarà il mio motto, anche se non sono una fissata con proverbi e citazioni. Beh, per questa volta farò un'eccezione e lo renderò mio. Oggi un altro passo. E io vado! Nelle battaglie, oltre che la strategia, l'azione e la pianificazione, serve anche una spinta dal cervello e dal cuore. Quella, cioé, che ti fa procedere spedita anche di fronte alle difficoltà, alle delusioni, ai periodi grigi. Vedere il bicchiere mezzo pieno e versarci dentro l'altra metà. E poi, tutto si può fare. Ognuno ha i suoi personaggi ispiratori. Io ne ho tantissimi, di diversa levatura morale. Da Pertini, il più grande politico che l'Italia abbia avuto, a mio giudizio, duro e tutto d'un pezzo di fronte al confino e al regime, a Madonna, uno scricciolo italoamericano di Detroit capace di diventare la più grande popstar del mondo, quando di gente con più talento di lei ce n'è a palate. Dal sacro al profano, eppure la volontà di ferro è una caratteristica di entrambi. Spero che il momento buono stia arrivando. Davvero.

MILANO: oggi avrei dovuto far da spalla alla Lore. Sono rimasta qui per motivi più che giusti, però mi è dispiaciuto. Uff, che periodo!

SPEZIA: comunico ufficialmente che la fame e l'ormone si sono risvegliati! Quindi, sta tornando la primavera, e oggi mi sembra sopportabile anche la "paludona".

mercoledì 23 febbraio 2011

Emilia sì Emilia no

LAVORO: la capo ufficio comunicazione dell'azienda xyz è molto sprint, ha due blackberry, un telefono aziendale, il colloquio viene interrotto spesso. Ma, è decisamente di bei modi ed educata, e pure occupata. Glielo perdoniamo. In sostanza, mi pare parecchio professionale, mi spiega che l'azienda è in crescita e, anche se inizialmente, questo posto sarebbe una sostituzione maternità, si trasformerebbe in un inserimento perché il fatturato aumenta. Sostanzialmente, il verdetto è questo: buon cv, ma non arriva dallo stesso settore, per cui preferirebbero una persona con esperienza nel campo. Vedono 5 persone al giorno, se entro una settimana non si faranno sentire, significherà che non sono idonea. Penso possa essere una buona occasione, chi vivrà vedrà. Continuiamo con La Nazione, oggi lavoro ai dossier per lo sport.

CHIARA: morale altalenante. Brutta notizia da Milano, sono in pena per una persona carissima.

MILANO: domani dovrei esser lì, ma non posso per motivi validi. Forza, forza.

lunedì 21 febbraio 2011

Emilia? Non è paranoica

EMILIA: almeno per adesso, direi di no! Nessuna paranoia: domani vado e dialogo, mi racconto, mi sponsorizzo. E vedremo.

CHIARA-LAVORO: morale alto: ho fatto il mio training, studiato per bene il sito dell'azienda, ho cercato nei social network e nei forum notizie correlate, mi sento preparata come quando andavo volontaria alle interrogazioni, o come per l'esame di geografia all'università. A questo punto, spero davvero che sia un'offerta valida, non una sòla come quella rifilata dai gentili bellimbusti (sono tornata raffinata dopo gli svarioni della scorsa settimana) dell'agenzia di Genova, dove sono stata a colloquio per sentirmi dire che, sì il mio CV era buono...ma troppo giornalistico, per cui non potevo interessargli. Se mi fanno un verso del genere li mando a spigolare. Ma perché dovrebbero? Un'azienda di dementi nella vita basta e avanza, no? I believe in Emilia! Oltre alla preparazione, curerò anche la parte look. E' importante presentarsi in maniera adeguata. Ho comprato due paia di calze, metterò decolté con tacco medio per non sembrare una giraffa, gonna longuette, camicia bianca e nera, piumino e un tocco di rossetto rosso brillante: il mio colore feticcio è bene portarlo con me. Manca aggiustatina alle unghie e alle sopracciglia.

MILANO: sto facendo nella mia testa confronti fra le varie realtà. Mi piacerebbe, però, trovare lavoro sotto la Madunina...ho tanti amici...anche se, effettivamente, trovare una realtà più a misura d'uomo, potrebbe essere non male. Lì ci sarebbero due persone che conosco, il resto verrebbe da sé.

venerdì 18 febbraio 2011

Primo colloquio!

LAVORO-MILANO-VIA EMILIA: ore 15.45, Stazione Centrale. Sto pensando a dove prendere il caffé velocemente prima che il treno parta (ho un quarto d'ora), e nel frattempo mi guardo un giovanotto incredibilmente bello e post grunge che fa la mia strada dalla banchina di Cadorna (è incredibile quanto la grandezza della gare fasciste - essendo datata 1931 - richieda tempi dilatati per fare insieme tre cose che in una qualsiasi altra riusciresti a portare a termine in 5 minuti) con tanto di mezzo innamoramento estemporaneo alla Dylan Dog, quando suona il telefonino. Numero di cellulare che non conosco...rispondo imprecando contro la natura che durante i viaggi non ci fa spuntare due braccia in più, e finalmente ci siamo: mi chiamano per un colloquio! Anche se non sono una che viaggia con i cornini in tasca, non dico di che si tratta per questioni di scaramanzia. Saprete soltanto che, in barba alle telefonate e ai quintali di CV sparsi per Milano, il posto vacante è in Emilia! Il ruolo ha molto a che fare con la mia figura, il campo meno. A parte il piacere di aver rivisto le amiche, Lorena, Raoul, la Zia Angela, Paolona & Family, Tommaso tornato dall'Olanda e di aver fatto quattro chiacchiere davanti ad una pizza con Luigi, questa settimana di milanese ha avuto ben poco. Non ho visto il Duomo, ho usato i mezzi col contagocce, anche se finalmente non mi sono incasinata col 69, evitando gite indesiderate a Molino Dorino. Questa mattina, purtroppo, c'è stato l'ennesimo morto nella metro. In compenso, i miei bei trenini sotterranei dopo pranzo mi hanno offerto al modico prezzo di un euro una panoramica su persone esteticamente assai pregevoli. Raramente ne ho viste così tutte insieme. La vagonata giusta! Tanti look, lineamenti e colori diversi, ma ho fatto il pieno di grazia e bellezza. Un'esteta visiva con spiccato amore per l'arte e lo stile a queste cose ci guarda. In compenso, nel mio scompartimento, c'era un tamarro da competizione mica da poco! Un antidoto, la punizione divina al peccato originale! Fra le varie chicche che lo caratterizzavano, l'anello fatto a bullone, la fruit stampata a maniche corte con il panciotto sopra, un bicipite grande come una mia natica (e non fate battute, che vi sento col pensiero!) e una sua foto in veste da modello - deve aver pagato caro perché di viso è uno scaldabagno - sul desk dello smartphone. Essìssignori! Poi, di fronte a me, c'ero io in versione sessantenne: maglia e borsa rossa, alta, frangetta, attaccava bottone con quella in corridoio per parlare di gatti, aveva una marea di scartoffie, dormiva e se la rideva e quando era sveglia faceva la spola col bagno. Non c'è dubbio, proiezione perfetta! Altri due compagni di viaggio incolori, e davanti a me un toscanino influenzato: se mi ha attaccato qualcosa vado a cercarlo a Livorno col bastone chiodato! Settimana strana. Mi rimane in mano un bigliettino da visita di una pizzeria col disegnino di un pomodoro e un quintalino di emozioni contrastanti.

CHIARA: non riesco a dormire bene. Anzi, dormo malissimo. Quello che è successo a Diego mi ha troppo frullata, mi sembra una cosa da incubo. Poi un po' di pessimismo cosmico per non essere riuscita a procurarmi colloqui (almeno fino al "drin" in Centrale), e la quasi febbre per gli ettolitri di pioggia che ho preso munita di un mini ombrellino rosa, mi hanno tolto la mia verve solita, a parte negli incontri con gli amici. Ma, ovviamente, queste sono scemate: a pesare, è stata questa terribile scomparsa. Stamattina ho scritto nel comunicato del Follo che faremo un minuto di silenzio in sua memoria e mi sono messa a piangere come una fontana. Piena di zampilli. Ho finito l'ultimo libro di Giovanni Lindo. Ragazzi, ma vi rendete conto che oltre a parlare come Claudia Koll dopo la conversione, in quelle pagine loda Ruini e Trichecone Ferrara? E dichiara di comprare con grande piacere "Il Foglio"? Ecco: è questo il colpo di grazia! Ho aspettato più di un anno per leggerlo tutto, quel volume iniziato con tanto di dedica che mi ero fatta fare dalla Feltrinelli a Genova. "A Chiara. Ferretti Giovanni Lindo". Prima il cognome e poi il nome, come i bravi ragazzi di paese. Giova' ma non puoi dire queste cose! La tua personale Via di Damasco la posso anche accettare, le invocazioni cristiane pure, e inoltre, ti dico che sei un gran poeta e hai una scrittura fantastica, ma la tua battaglia contro le donne per quella porcata del referendum sulla procreazione assistita, partorita da un macellaio, no!!! Come ti posso pensare mentre scrivi a quel panzone in mutande? Tu! Che eri fedele alla linea, punk, con la cresta, con gli occhi di uno zombie annullati da una miscela di valiumtavorserenase! Tu che per generazioni hai rappresentato la ribellione! E pensare che la dedica non me l'ero fatta fare neanche da Ammaniti. Solo da Preve quando gli ho presentato il libro, ma per lui c'è una grande grande stima. Last but not least...anzi no...least: la Bellucci intervistata da Morandi. 1) vi prego questo mestiere fatelo fare ai giornalisti 2) A' Monica!!! Tanto lo sappiamo che sotto sotto parli ancora in umbro! E smettila di far la sofisticata!

giovedì 17 febbraio 2011

AC/DC

LAVORO: la mia idea di propormi alla politica si è rivelata un buco nell'acqua! O "siamo tutti volontari" o "no, non si presenti, al massimo mandi un cv via mail" sottinteso "tanto lo cestineremo". F**K YOU! (scusate cari, in questi due giorni sono scurrilissima, non mi chiedete perché!) In compenso, anche se non sono riuscita a fissare appuntamenti per domani, ho mandato cv spontanei e risposto ad offerte che mi sembrano valide, trovate su FashonJobs. Ne ho scartate due: una indicava pagamento con partita iva, dai 450 ai 600 euro mensili (e non so, vogliono anche dare lo stipendio in soldi del Monopoli?) e l'altra era oggettivamente un profilo più alto del mio. In tutto ciò, c'è stato anche un articolino per La Nazione, mandato e scritto in tempi decenti; ieri, intanto ho stilato la lista delle società sportive future protagoniste dei miei dossier. La cosa ottima è che, pur non avendo recapitato CV, avere finalmente dopo tanto tempo la possibilità di dedicarmi lunghe ore all'attività di cercolavoro ha fruttato. Purtroppo, a casa ci sono sempre mille impedimenti che non mi permettono di farlo con continuità, e oggi ci sono riuscita, invece. Praticamente, con la concentrazione che avevo sotto esame all'Università. Se si va indietro con le autocandidature, alle 18.00 la buona notizia: uno dei miei contatti big si è risvegliato. So che ha problemi di salute, quindi apprezzo ancora di più la sua disponibilità. E speriamo davvero che stia meglio. Se riesce ad aiutarmi tanto riguadagnato, ma finalmente una persona che ti dà ascolto è preziosa, quindi il mio augurio è più che sentito.

MILANO: o Venezia? Scappo da una città universalmente nota come "il pisciatoio d'Italia" (e stavolta è una citazione e non faccio la grezza due volte in un post...errare humanum est...) e ne esporto la caratteristica principale! Pensare che a Parma avevo portato un bel calduccio, uff. Oggi, seconda parte di pubbliche relazioni: passo dalla Paolona e dalla bimba, le porto la magica razzetta rosa peluche delle Caiman (da cui partono inevitabili riferimenti ad uno dei personaggi più trash delle mie passate scorribande in disco), e interagiamo parecchio: è cresciuta un sacco, diventerà più alta di me! Poi, aperitivo diventato cena con il mio collega Luigi: dopo quintali di chiacchiere via mail, finalmente le facciamo di persona. E' più matto di me, un sacco divertente, mi ha fatto piacere! Grande!

CHIARA: tanto devo accettarlo: da buon esemplare dei Pesci - anche se non credo particolarmente negli astri, alcune linee-guida del segno, le riproduco fedelmente - riesco a passare dalle stelle alle stalle non solo da un giorno all'altro, ma anche da un'ora all'altra. Oggi, morale semialtalenante, ma sostanzialmente positivo. Come sapete già, purtroppo, ora i bassi hanno un motivo reale. Non ne scrivo più qui, ma ci penso molto. Teresa mi ha risposto su Facebook, è stato un regalo. Spero di poterla davvero aiutare. Concludo col mio rinnovato cult: il blog di Assante e Castaldo su Sanremo parte II. Meglio di quello di ieri! E, citando quello dello scorso anno "Everylake" a tutti.

martedì 15 febbraio 2011

Choose life

MILANO: Sono tornata. Un tempo da Mordor mi accoglie, stivali e paio di riserva completamente fradici, una - probabile - alcolizzata sull'autobus che però mi aiuta con la valigia e mi fa vedere la foto della figlia, saluti e chiacchiere con Lore e Raoul, aperitivo con la Laura (& co.) che la prossima settimana convola a nozze. Era l'unico giorno possibile per vederla, e l'ho fatto con gioia.

CHIARA: vorrei essermi sdoppiata oggi. Poco prima di ricevere i confetti, a quasi 300 kilometri di distanza c'era un funerale a cui avrei voluto partecipare. Fra la vita e la morte ho scelto la vita. So che per Diego non ha fatto differenza la mia assenza. Mi ha fatto bene stare con le ragazze, fare le mie felicitazioni alla sposa, ma sono tornata indietro sotto il nubifragio incazzata nera, pensando a quello che gli è successo. Non ci trovo una logica, non esiste. Meglio dormirci sopra. Stamattina mi sono svegliata angosciatissima per lui. E non sapevo neanche che fosse malato, neanche un sospetto...almeno una visita, una parola di conforto, un sorriso gliel'avrei portato. A lui e a Teresa, la sua ragazza. Basta un attimo e scende una lacrima.

LAVORO: io che mi faccio tanti problemi...poi c'è la gente che muore, dopo aver sofferto mesi, a 27 anni.

mercoledì 9 febbraio 2011

Orientamento personalizzato

LAVORO: fra un saluto e l'altro, stasera mi sono guadagnata anche la mia orientatrice di lusso: la mia cara Dani di Roma, che del mestiere se ne intende! Lettera di presentazione attiva, stesura del CV, modo di proporsi: alla fine, la telefonata da chiacchiera è diventata utile. Mi sono gasata e stasera ho fatto tutto, domani spedisco! Sto rimettendo a posto i vari Curricula, praticamente li produco come polli in batteria. Uno a stelle, uno a strisce, uno a pois...ma prima o poi quello giusto lo azzecco. Statene certi.

CHIARA: spera, arde, ha voglia di lavorare. Domani, altro dossier per La Nazione. E una domanda: se fossi uomo sarebbe diverso? Se fossi una minetti (parola che uso come sinonimo di altre meno raffinate che indicano il mestiere più antico del mondo) andrebbe in altra maniera? Grazie Ros per la tua bella mail, breve e intensa. L'ho letta e mi sono gasata come un tir di Coca Cola!

MILANO: basta, torno! E' giunta l'ora. Tante cose da fare, persone da vedere, lavoro da trovare! Questa volta, salterò le interinali e andrò direttamente per autocandidatura, tanto ho visto che come canale, per questo settore non funzionano molto. Potrei sfruttare la mia esperienza per le elezioni regionali, e andare a cercare nel ramo politico. Poi, sotto con le case di produzione!

mercoledì 2 febbraio 2011

Nontiscordardime

LAVORO: giornata casalinga, di lavori domestici, recall e riorganizzazione. Con un bel punto di domanda, o meglio, con una buona dose di sconcerto. Ho telefonato al responsabile di un ente a cui avevo proposto un progetto secondo me interessante, da sviluppare sia per quanto riguarda il marketing che per la comunicazione. Avevo studiato il settore, cercando di andare a pescare là dove c'è - anche a sua detta - una gigantesca lacuna. L'idea mi era sembrata anche gradita, in attesa di istruzioni superiori. Morale della favola, mi ripresento per via telefonica, chiedendo se c'erano aggiornamenti, come d'accordo. E qui l'imbarazzo: la persona non si ricordava neanche chi ero. Che devo fa'? Alla fine ho cercato di glissare ed entrambi abbiamo messo una pezza sulla gaffe - tanto a che avrebbe portato comportarsi in maniera opposta? - il discorso è stato ripreso e si è concluso con un nuovo invito a risentirci. Ma il peso che hanno dato alla mia proposta è davvero poco. Vamos adelante. Stamattina stavo per rispondere ad un'offerta su Infojobs, per un lavoro a Rozzano, ma poi ho deciso di lasciar perdere: offrivano un 5° livello del commercio. E secondo loro chi ci campa?

MILANO: sono arrivate le primule sui banchi del mercato, e la temperatura fuori è davvero gradevole. Sarà davvero primavera? Oltre a rifare volentieri un giro sotto le guglie, sono davvero curiosa di passare dal Parco Monte Stella, che avevo lasciato innevato. Chissà se la vita è tornata anche lì, chissà quali colori lo ravvivano adesso. Chissà se sono spuntati sopra quel gigantesco cumulo di macerie quei magnifici fiorellini azzurri. Di sicuro, non mancheranno i malati di jogging!

SPEZIA: lo sapevo che sarebbe successo: mi stanno rispuntando le bolle verdi a star troppo qui! In corso vari rimedi per alzare i tacchi, almeno nel week end...

CHIARA: sul fronte lavorativo, le notizie sono da far accapponare la pelle. In ogni dove, in ogni regione del paese: altre statistiche da brivido sulla disoccupazione sono state diffuse questa mattina. E intanto, non si sa come, la gente va avanti; mi chiedo che succederà quando finiranno i risparmi e i soldi dei nonni. Non vorrei che qui, più che cercare con ostinazione il lavoro dei miei sogni, debba mettere in stand-by le aspirazioni e prendere il primo che capita. Se capita, poi! Ma mi voglio ripetere: Vamos adelante! (questa volta col punto esclamativo)

martedì 1 febbraio 2011

Chi riesce e chi no

LAVORO: Per un amico che lavora in un'importante redazione di Milano è arrivata la firma tanto desiderata. Bravo. Sono contenta davvero per te. Sempre oggi, però, apro la pagina delle lettere al direttore della Stampa: Calabresi risponde ad Enzo Iacopino, Presidente dell'ODG, in merito alle scuole di giornalismo. Mi ha molto colpito la frase che conclude il suo intervento, che parla della sovrapproduzione di aspiranti professionisti da parte di questi istituti (e relativi organizzatori), con l'auspicio di "evitare di creare illusioni e delusioni e chiedere agli adulti di essere responsabili e onesti con i più giovani quando gli indicano i percorsi di studio". Premesso che sono d'accordo sulla necessità di indirizzare i giovani su strade in linea con le richieste del mercato, si tratta di parole pesanti, che delineano una situazione davvero difficile. Ovviamente alle spalle ho un bel bagaglio di esperienza, voglia di imparare, di mettermi ogni giorno alla prova, e chi più ne ha più ne metta. Ma questo quadro mi preoccupa. Che fare? Diamoci da fare.