mercoledì 29 febbraio 2012

Diamo i numeri!

BLOG-CHIARA: Cari amici....per una volta (anzi, per due, visto che l'ho gia' fatto quando abbiamo tagliato quota 1000 visite)...CELEBRATION!
Si sta per concludere il mese dei record del CercolavoroaMilano...con oltre un migliaio di contatti dall'1 al 29 bisesto, la miglior statistica dall'inizio di questo blog, e oltre 4000 totali.
Oltre alla soddisfazione personale di vedere nero su bianco un'avventura condivisa da tanti, avere messo insieme questi dati - complici le tante apparizioni sui mass media locali e nazionali - mi da' il termometro dell'interesse dimostrato non solo per le mie vicende, ma anche per gli argomenti trattati. Vi sento vicini e mi date carica, e di questi tempi, anche riuscire a tenere la motivazione alle stelle, non e' cosa da poco. Continuate cosi'. E grazie.

L'allegro chirurgo

LAVORO: Ragazzi ma l'avete letto il reportage del Corriere sull'allegro chiururgo?
Sì perché triste non me lo sembra davvero, il nostro Giacomo Frati: ricercatore a 28, professore associato a 31, in cattedra a 36, è diventato bravo testando il proprio bisturi sui manichini.
Ma non finisce qui: Giacomo è il coronamento di tutti i sogni che una madre ha per il proprio figlio: carriera sfolgorante, impiego di prestigio, belloccio, giorno e notte vicino a mammà e papà...ma esageriamo: pure alla sorella Paola!
E chi non lo invidierebbe?
E' talmente bravo da riuscire a dribblare le regole antinepotismo della Gelmini, sentenze del Tar che gli danno torto per le gare vinte in modo non ortodosso e soprattutto le noiose guardie notturne, che si sa, obbligano a prendere troppi caffé e fanno male al sonno.
E magari ti costringono anche a saltare qualche seratina romantica con la morosa.
Queste serpi che invocano sentenze contro di lui, che parlano di alti indici di mortalità nel distaccamento di cardiologia della Sapienza da che il nostro Fratino dirigeva a Latina. Ma stiamo scherzando? Virgulti del genere non vanno toccati: si sono esercitati giorni e notti sul giochino della MB, hanno consumato tante pile che potresti giocarci a domino, hanno passato difficili esami all'università dove i sottoposti del papà lo aspettavano con i fucili a canne mozze in mano, hanno sudato sette, otto camicie per prevalere nei concorsi.
Ma stavo riflettendo...Se anche mio padre fosse rettore della Sapienza, invece che precaria con anni di gavetta alle spalle scommettiamo che sarei caporedattrice in qualche illustre giornale? Ah, ma che scrivo? Lingua biforcuta che non sono altra.

lunedì 27 febbraio 2012

J'accuse!

LAVORO-ITALIA: tranquilli, non mi sono montata la testa, so che io mi chiamo Tenca e non Zola, ma le notizie di questi giorni sono tali da far diventare un aspide anche una suora carmelitana, e il loro effetto e' aggravato dal fatto che non sono perfettamente in forma e sotto punture per far placare i dolori. Quindi, preparatevi a leggere un post acido.
Dopo la scoperta dell'acqua calda, cioe' che abbiamo gli stipendi fra i piu' bassi d'Europa - anche se ora si sono messi a questionare sul fatto che le buste paga sarebbero impostate in maniera diversa, e il risultato e' che guardando il netto la situazione peggiora - l'effetto benefico del mare del Golfo in un giorno di primavera anticipata si e' dissolto ieri sera di fronte alla puntata di Presa Diretta "Cultura a fondo".
Poche ore prima il fondo che guardavo era quello sotto le acque cristalline, di fronte ad una gremita e festante calata; poi e' diventato il sinonimo di un baratro crudele.
Se eravate davanti al piccolo schermo sapete di cosa sto parlando. Se invece eravate altrove, vi invito a darci un'occhiata: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-f2be1f06-4a10-4ec3-8d5c-537cdf8752d0.html?homepage.
(Tralascio sulla solita professionalita' di Iacona e della sua squadra di giornalisti, che non hanno certo bisogno dei miei complimenti.)
Siamo il paese piu' ricco di storia e opere d'arte, abbiamo dato grandi attori e registi sopraffini a cinema e teatro, possediamo archivi con i cui fondi si potrebbe fare il giro del pianeta  e...stiamo mandando tutto in malora! Anzi, no, mi correggo: persone incapaci, lobbiste, prive di qualsiasi lungimiranza stanno mandando tutto in malora!
Musei che impallidiscono di fronte a quelli esteri, concepiti secondo logiche antiquate, qui da noi, noi che dovremmo essere il faro del mondo.
L'umiliazione di dover aspettare che un illuminato imprenditore giapponese finanziasse il restauro di Santa Croce, la chiesa in cui riposano i grandi della nostra Patria e non una cappelletta dispersa fra i monti, quando nell'Opificio delle Pietre Dure - davanti al quale passavo quasi ogni giorno per andare in facolta' favoleggiando nella mia testa sulla magia e sulla sapienza di quelle mani che vi operavano dentro -, mandano in pensione professionisti che hanno insegnato a tanti il lavoro, senza pero' sostituirli.
Archivi con firme autografe di Michelangelo, del Caravaggio che cadono in pezzi.
Volontari che salvano dall'acqua faldoni vecchi secoli con lo scottex "perche' la carta assorbente adatta per questi lavori costa troppo".
Brera che non ha spazi per esporre i preziosi fondi e trema quando piove per paura che le precipitazioni s'infiltrino dai lucernai in attesa di manutenzione.
E potremmo andare avanti, con i loro esempi e quelli che conosciamo per esperienza diretta.
Poi, stridente e doloroso, arriva sgradevole come unghie passate sull'ardesia l'esempio francese: a poche centinaia di chilometri dai progetti abortiti e dall'arte mortificata, s'investe sulla cultura, che - magia - non e' una voce in rosso, ma crea occupazione, diverte, svaga, e raffina le menti.
Non me lo togliera' di testa nessuno, e' una delle mie convinzioni piu' radicate: nella terra dei cachi cio' non va bene, perche' non si vogliono cittadini pensanti, ma pecoroni da condizionare.
Ammorbiamo le menti con le mariedefilippi, col calcio, con l'ultimo modello dell'Iphone. Perche', volete mettere: meglio sapere chi sceglie il tronista, crocifiggere il guardalinee e sfracellarsi i maroni sull'ultima imperdibile "app" che capire come gira l'economia, che stanno tagliando i fondi alla sanita' o che il trasporto pubblico si impoverisce di giorno in giorno.
Al massimo sentiremo un coro di belati, ma non di voci.
E allora, via, gettiamo via tutto, buttiamolo nel cesso e chi se ne frega se la cultura e' un settore che (non si sa come) attira sempre piu' gente (si vede che il processo di ovinizzazione ha ancora qualche ingranaggio da oliare), che produce una quota fondamentale del nostro pil.
Chi se ne importa!
Facciamo come col paesaggio: ce lo hanno dato fra i piu' belli del mondo e noi non perdiamo occasione per violentarlo e svilirlo, ciechi (da destra a sinistra) di fronte al fatto che danneggiandolo in maniera inconsulta come stiamo facendo non attirera' piu' turisti e amanti del bello, ma solo speculatori. Ma l'importante e' far comprare l'elicotterino nuovo alla cricca, no? Chi se ne frega se un tempo eravamo il paese che batteva tutti in quanto ad accoglienza, mentre ora stiamo scendendo dalle cime della classifica sorpassati da chi certe cose le ha capite.
E lo stesso facciamo con questo patrimonio che sarebbe meglio del petrolio, se amministrato da menti illuminate.
Contraddizione vivente, mandiamo palate di laureati in studi umanistici a rodersi il fegato e consumare i giorni migliori nei call center, invece di sfruttarne (non dico di tutti, ma almeno dai piu' preparati, spesso dotati di CV che negli altri stati sarebbero valorizzati in altra maniera) il know how accumulato, l'inventiva e soprattutto la passione. La stessa che manda avanti chi prova a viverci, di cultura, a 500 euro al mese quando va bene.
L'Italia e' stata grande, portrebbe tornare ad esserlo, ma ora sembra soltanto una bellezza sfiorita che si guarda allo specchio illusa di rimanere la migliore, quando invece sta marcendo dentro.

sabato 25 febbraio 2012

Che spettacolo!

LAVORO: a volte mi sento una privilegiata, perche' per qualche decina di minuti ho solo per me, a tu per tu, dei personaggi di sport, musica e spettacolo che mi hanno incuriosita e che mi riescono a trasmettere qualcosa nel profondo.
Ve ne ho gia' parlato, ma ci torno sopra: perche' la lista si evolve e, fortunatamente, i comici doppiatori che pensano di avercelo d'oro et diamantato, quando gente come Walter Chiari riescono a vederla solo in dvd, sono solo la minoranza.
Ho sempre fatto recensioni, presentazioni, interviste in ambito culturale: anzi, il primissimo mio articolo che e' stato pubblicato secoli orsono, parlava di una mostra del fotografo Dario Lanzardo; lo avevo realizzato per una piccola rivista di Levanto di cui era direttore responsabile il mio amico Gabriele, che mi aveva dato questa chance, visto che scalpitavo dalla voglia di mettermi alla prova come semi-giornalista.
Ricordo ancora la sua mail che mi annunciava la pubblicazione: l'oggetto era "Ciao redattrice" e io mi sono riempita di gioia.
Ma torniamo al dunque. Fra gli altri, pochi giorni fa, - e questa volta faccio nome e cognome, anzi, nome d'arte - ho intervistato Caparezza per il giornale, che purtroppo non vedro' perche' riesce a venire a Spezia proprio nella sera in cui festeggio il mio compleanno...
Mezz'ora di telefonata che ricordero' sempre con grande piacere: l'ho sempre apprezzato, ma diciamo che non ho preso la cornetta in mano come se stessi parlando con Madonna, Bono Vox, Larry Mullen, Adam Clayton, The Edge o Kobe Bryant, le uniche persone al mondo che potrebbero farmi venire un attacco di extrasistole in ambito non solo giornalistico.
Dopo una domanda e un minuto esatto, cercando comunque di mantenere la mia professionalita', mi sembrava di parlare con un mio amico di lunga data, e va bene che io sono una persona aperta, ma non capita tutti i giorni! Alla fine, abbiamo ripercorso - domani potrete leggere il tutto sulla Nazione, o al piu' tardi nei primi giorni della prossima settimana - insieme il suo viaggio artistico e personale, fra serieta', entusiasmo, un po' di follia, tanta umilta' e mestiere. Cosa mi ha insegnato? Che si puo' cambiare, che non bisogna crescere mai fino in fondo, che il proprio io e il proprio talento vanno coltivati come un giardino di rose, da curare e innaffiare giorno per giorno. Poi, magari non saranno fiori perfetti come quelli cresciuti di una serra, ma l'importante e' che siano davvero i nostri.
Grazie Michele!

martedì 21 febbraio 2012

Le magnifiche sorti...

CHIARA 1: C'e' l'up e il down. Stamattina mi e' stata servita a tradimento una dose del secondo: un po' di sofferenza latente per la situazione di insicurezza generale (riflettuta inevitabilmente sul personale) che ogni tanto fa capolino.
Ad accentuarla, una parlamentare ascoltata in un talk show che negava palesemente l'evidenza, cioe' che la politica italiana non era stata in grado di dare nell'epoca del post Tangentopoli, tramite interventi seri ed oculati, un futuro alla fascia dei 20-40enni stritolati da questo sistema avvilente. Con ingegnosa faccia di tolla diceva che no, non e' vero, bisogna rendere l'Italia piu' produttiva, ma nessun errore e' stato fatto in passato, come se vivessimo nell'idillio... Che nervi, che nervi, che nervi!!!
Ma come si fa ad essere cosi' ciechi? O meglio, a fingere di esserlo?

LAVORO: Mal comune mezzo gaudio? Confronti, dialoghi, invidia comune per chi ha lo stipendio fisso. Da qualsiasi impiego. Rimpiango le mie vecchie tredicesime, le fantascientifiche quattordicesime, i vestiti comprati sull'onda del momento, le scarpe che mi sarei messa tre volte, ma a cui non avrei potuto assolutamente negare di entrare a far parte della mia collezione, i soldi spesi dall'estetista senza sentirsi in colpa. Mal comune mezzo gaudio? Direi proprio di no! Ma davvero preferirei un'altra mansione a patto di avere una retribuzione stabile? Non saprei che rispondere: al pensiero di cambiare mi manca il fiato. Ma quanto potro' andare avanti in questa situazione? Non chiedetemi di fare il gioco della torre, perche' non so seriamente che cosa buttare giu'!
PERO' pero' pero'...mentre parlo dell'instabilita' dei giornalisti degli anni '10, mi arriva la telefonata del mio caporedattore che mi annuncia in modo delizioso (piu' carino non avrebbe potuto!) che dovro' fare un'intervista a brevissimo ad un cantante che mi gasa! E di conseguenza, mi sono esaltatissima.

CHIARA 2: mica che io creda agli oroscopi. Ma dei Pesci due cose vere le hanno dette: si va dalle stelle alle stalle e siamo artisti genialoidi. Sottoscrivo. Magari genialoide non del tutto, ma ci provo ;)

Trova l'intruso

LAVORO-ROMA-RAI: Carissimi amici del CercolavoroaMilano, ma ci pensate che blogger fortunata state leggendo?
Come autrice, certamente la fantasia e la voglia di indagare sulla realtà, cogliendo sfumature che a tanti sfuggono, non mi mancano. Ma in questo periodo la realtà supera l'immaginazione e ogni giorno, grazie alle mie ricerche e alle vostre segnalazioni, m'imbatto in situazioni che meritano di diritto di essere inseriti nel nostro spazio.

Oggi - facciamo ieri, dato che è passata la mezzanotte - mi sembra di segnare un gol a porta vuota: non ho dovuto neanche "sprecare" tempo a digitare lettere sui motori di ricerca o a fare il mio giro quotidiano sulla stampa on line: la bomba in questione l'ho sentita direttamente dalla radio, e per poco non rischio un cedimento della mandibola modello cartone animato.

A deliziarci è nientepopodimeno che Mamma Rai, anzi Matrigna Rai, che neanche a farlo apposta, solleva un polverone che si abbina a meraviglia con l'ultimo post che ho pubblicato. Una bella ciliegina rossa (o magari rosa e azzura come i fiocchi appesi ai portoni delle partorienti) sulla torta acida che ho sfornato pochi giorni fa.

Ma, visto che tutti ne avrete sentito parlare, inutile tornare a vivisezionare il caso.
Piuttosto, vi invito a giocare con me ad un divertente rompicapo enigmistico: si chiama "trova l'intruso".
I due periodi che elencherò di seguito sono inconciliabili, ma proprio non riesco a capire quale sia il falso.

Eccoli:

1. "La pagina web dei giornalisti precari romani chiedeva con grande civiltà alla Lei di eliminare "i contratti-truffa di consulenza, ma anche di cancellare da tutti i contratti Rai l'insopportabile 'clausola gravidanza'. Sarebbe un gesto di civiltà concreto e tangibile di un direttore-donna nei confronti delle tante lavoratrici già sufficientemente umiliate da un'azienda che le paga a gettone". Allegata la copia di un contratto che all'art. 10 renderebbe possibile la rescissione dello stesso in caso di gravidanza ma anche di malattia". (ANSA)

2. "Non esiste quindi alcuna clausola che possa consentire la risoluzione anticipata dei rapporti lavorativi del personale con contratto, anche a termine, di natura subordinata. Quanto ai contratti di lavoro autonomo l'azienda non si è mai sognata di interrompere unilateralmente contratti di collaborazione a causa di maternità, a meno che questo non sia stato richiesto dalle collaboratrici interessate per ragioni attinenti allo stato di salute o alla loro sfera personale". (RAI)

Mi aiutate a scovarlo?

venerdì 17 febbraio 2012

Pink enemy

LAVORO-DONNE-LA SPEZIA: visto che tutti avete internet, mi tolgo il dente e vi segnalo due articoli dalla Chiarassegnastampadigiovedi'16febbraio2012:

number one - generalizzando: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2012/02/16/visualizza_new.html_99667593.html

number two-giornalisticando: http://www.rassegna.it/articoli/2012/02/16/83633/giornalisti-precari-mille-euro-al-mese-un-sogno

Fortunatamente per voi, ho da poco assistito all'esibizione di Patti Smith e dei Marlene Kuntz che ha nobilitato quello sconcio di San Remo - come ogni anno da tradizione supportato dal mitico blog di Assa&Cast - e ancora piena di endorfine per questo orgasmo musicale che e' la loro versione di "Impressioni di settembre", non mi voglio innervosire.

Con poca coerenza, quindi, vi parlero' questa sera di una questione che effettivamente mi agita non poco, ma conto sempre sugli strascichi benefici che la Poetessa appaiata a Godanuccio&co. continua ad esercitare sul mio cervello e vado avanti. Ora c'e' anche Noa, e vi diro' divagando, che sono onorata di aver visto dal vivo due artiste di questo calibro. Ma vamos adelante.
A proposito di donne.
Tasto delizioso e dolente, esseri capaci di dare la vita, solidarizzare come sorelle, ma anche di covare invidie dalla lingua biforcuta e commettere bassezze incresciose. Amiche, ma sempre un gradino sotto gli uomini, secondo me, nel "fare spogliatoio" e nel pararsi le spalle fra loro, senza quel filo di infantilismo tipico dei maschietti in certe situazioni.
Purtroppo la lista delle schifezze che mi vengono riportate come ad un padre confessore - ed in quanto investita di tale ruolo, manterro' rigorosamente il segreto professionale - si allunga e questo mi manda veramente in bestia.
Come ho avuto modo di scrivere in un articolo pubblicato di recente sull'argomento, spesso uno dei piu' grossi ostacoli all'emancipazione femminile sono le donne stesse. E non parlo solo di manager che ambiscono ad una sola piazza disponibile nell'Olimpo, ma del rapporto fra superiori e sottoposte.
Vi ho gia' fatto un accenno a questo episodio, ma non ve l'ho mai raccontato per intero: una volta mi sono giocata un colloquio che sembrava perfetto perche', passati 40 minuti ed oltre di chiacchierata, la capa e le sue adepte mi hanno congedata con un discorso sul fatto che non avrei dovuto per alcun motivo sognarmi la maternita' (cosa che, fra l'altro non ho pianificato e non so mai se mi interessera', ma di certo non mi voglio precludere per un obbligo deciso dall'alto da chi non ne ha alcun diritto) e metterle quindi nei casini, dopo aver specificato poco prima che la pausa pranzo era ridotta a mezz'ora perche' tutte avevano i bambini a cui preparare la cena. Non mi sono scomposta, ho semplicemente detto loro, dopo aver specificato che avevo compreso al meglio le dinamiche aziendali, che trovavo "aberrante" imporre veti di questo genere ad una donna. Soprattutto se a farlo e' qualcuno che ha avuto la tua eta' solo una decina di anni prima, si trucca, ha le mestruazioni, si fa le unghie, mette a posto la casa e fa da mangiare come te.
[NB. voglio specificare che non sono una che vede solo bianco o nero: assolutamente non condivido chi fa la furba, si mette in gravidanza a rischio quando non lo e', e penso che le aziende andrebbero supportate nel sostenere gli oneri delle maternita'. Ma il mondo in qualche modo bisognera' mandarlo avanti, no? O ci vogliamo estinguere?]

lunedì 13 febbraio 2012

Il brutto della stampa

LAVORO:  si dice il peccato ma non il peccatore...e' che di quando in quando ne capitano di quelle veramente pesanti da gestire. Nello specifico, a me e' successo non una ma due volte!
Una volta che ti trovi di fronte una persona devi essere bravo a capirla al volo, intuire dove vuole andare a parare, entrare in sintonia perche' si fidi di te (ovviamente senza fare la carogna) e ti segua. Fondamentale trasformarsi nello psicologo di turno.
Poi, pero' ci sono le bombe inesplose, che sono li' pronte a deflagrare. Basta un attimo e...tac! Tocchi il pulsante magico e tutto il castello di carte che avevi impostato con metodo certosino crolla. Anzi, ti investe. E poi...come si suol dire...so' cazzi amari (scusate la finesse, ma quando ci vuole, ci vuole). Magari hai la jella di pescare lei nel secondo giorno del ciclo o in piena menopausa, o lui dopo una notte di mal di pancia, una litigata o un due di picche dalla moglie col mal di testa...fatto sta che ci vorrebbe una decina di corazzieri a difenderti nell'ora X, e forse non basterebbero!
Io cerco di buttarci quel quintalino di diplomazia che ho messo da parte negli anni, ma a volte e' davvero dura. Devi comprimere in un coriandolo sorpresa, rabbia, dispiacere e cercare di far ragionare la persona in questione. Una volta avevo di fronte un personaggio che, dopo aver richiesto di essere intervistato con insistenza e aver fatto dichiarazioni pesanti e critiche nei confronti di una certa categoria, me ne ha dette di tutti i colori perche' io le avevo riportate, nonostante ne avessi anche addolcito i toni. Ad un certo punto ho avuto paura di essermi guadagnata uno stalker!
Ma seriamente....di quale droga vi fate? Perche' non e' possibile che fino al giorno prima una persona sia tranquilla, amichevole, e poi ti salti addosso sulle stesse cose che avevi concordato. Non esiste. Dopo il WWF voglio anche un comitato protettore delle giornaliste indifese!!!

CHIARA: camomillati!!! Chi e' che lo diceva piu'? Beh, c'aveva ragione!

giovedì 9 febbraio 2012

Chiara Ridens

LAVORO: Mi piace guardare le Iene, sono sintonizzata anche ora mentre vi scrivo (adoro Lucci, Golia e la Di Cioccio): spesso fanno i servizi che altri giornalisti addomesticati si dimenticano di realizzare, svelano retroscena inquietanti, ma anche divertenti con stili diversi, satira, messa alla berlina di alcuni personaggi che non meriterebbero magari il carcere ma il pubblico ludibrio di sicuro. Sguardi caustici sulle nostre contraddizioni, sputtanamento dei furbetti che approfittano della gente, veli tolti a vicende personali che non e' esagerato dire tragiche.
Potessi ci lavorerei di corsa!
Ma nel nostro piccolo, favoriti dai social, dovremmo iniziare a fare delle piccole denunce anche noi: ovviamente, qui, mi limito al tema di questo blog.
Una delle truffe piu' odiose e' la richiesta di denaro a chi sostiene dei colloqui: mi ricordo che quando facevo il tirocinio nelle risorse umane - ramo selezione - mi capitava di frequente di dover rispondere alla domanda: "Quanto le devo?"
Eh no!
I colloqui devono essere gratuiti!
Ma avendomi posto cosi' in tanti la questione, per la famosa proprieta' transitiva, mi viene in mente che probabilmente qualcuno ai nostri candidati due spiccioli glieli deve aver grattati.
Tanto per rimanere in tema, anche ieri, mi e' arrivato il volantino via mail - segnalato prontamente da un'amica assidua del CercolavoroaMilano - in cui la Z@@@ srl (sottotitolato "serieta' puntualita' professionalita' al vostro servizio", hai capito...) invita aspiranti animatori dal 2 al 4 marzo in un hotel di Marebello di Rimini per lo "stage di selezione e formazione per animatori turistici".
Uno stage che - spiegano "SERVIRÀ PER CONOSCERCI E CAPIRE LE TUE POTENZIALITA'...
DOBBIAMO ESSERE SICURI DI LAVORARE CON I MIGLIORI ANIMATORI CHE IL MERCATO CI POSSA OFFRIRE,COSÌ DA ORGANIZZARE AL MEGLIO LA PROSSIMA STAGIONE ESTIVA"... (riporto fedelmente con tanto di grassetto)

Essendo quelli della Z@@@ srl previdenti, vengono incontro agli aspiranti animatori, proponendo un carnet di offerte:
-Stage 2 giorni pensione completa: 89 euro.
- Solo iscrizione: 20 euro.
- Solo pernotto: 30 euro.
Ma insomma, per poter scoprire le mie potenzialita' e dimostrare che io possa essere una delle migliori animatrici che il mercato possa offrire, in modo da permettere loro di organizzare al meglio la prossima stagione estiva, qualche deca lo possiamo investire, no?
Un momento...ma non avevo detto a decine di persone che per le selezioni non si deve pagare?
Ma poi, e' uno stage o una selezione? Non capisco. Forse sono un po' ignorante e non so leggere.
Perche' pensavo che le aziende serie i fogli su cui scrivere te li dessero, invece li' si parla di materiale didattico. Uhm...materiale didattico perche'? Mi insegneranno qualcosa?
Promesse di assunzione?
Mmmm...non mi pare proprio di averne lette.
Poi, pero' mi danno l'attestato di partecipazione, eh.
Forse mi conviene.
Massi', dai! E pensa se siamo in tanti, che bello! Conoscero' sicuramente nuove persone! Chissa' quanti! wow!
Metti 50 partecipanti...con molti da fuori Romagna. 20 euro qui, 89 la', 30 su...magari gli organizzatori che si impegnano al meglio per una selezione efficace, non riusciranno a trovare gli animatori migliori sulla piazza, ma scommettete che qualche soldino per recuperare il tempo perduto riescono a tirarlo fuori?

E allora...parta la Mazurka! Mari, monti, villaggi e tante nuove avventure ci aspettano!
Quindi...APPUNTAMENTO ALLE ORE 11.00 DI VENERDI 2 MARZO PRESSO
L'HOTEL @@@@@@@ DI MAREBELLO DI RIMINI. E non dimenticate indumenti sportivi, scarpe da ginnastica, puntualità e tanta voglia di divertirsi.
Ma soprattutto non presentatevi senza aver prima INVIATO IL VAGLIA!!!!!

martedì 7 febbraio 2012

Sa...ra....ban...daaaaaaaa

LAVORO-ITALIA-AUSTRALIA: A proposito della boutade della Cancellieri...lo sapevate che gli studiosi australiani stanno parlando di "ondata migratoria tipo inizio secolo, date le cifre impressionanti, di giovani italiani"?
A riferirlo, un'inviata speciale nella Terra dei canguri: la nostra Margherita Viviani, una delle mie piu' care amiche, nonche' una di quelli che "ce l'hanno fatta", inseriti nell'appendice in fondo al mio e-book con le loro testimonianze.
Una che, tanto per smentire le sciocchezze che si sentono dall'esecutivo (che poi, prima di parlare, non potrebbero informarsi meglio?), si e' fatta migliaia di chilometri per trovare la sua strada.
A questo punto, visto che siamo due donne rock, abbiamo una delle canzoni piu' belle da dedicare a questi personaggi che dovrebbero risolvere i problemi dei lavoratori italiani. E non per il testo, ma per il titolo.

Musica, maestro:


It's a god-awful small affair
To the girl with the mousy hair
But her mummy is yelling "No"
And her daddy has told her to go
But her friend is nowhere to be seen
Now she walks
through her sunken dream
To the seat with the clearest view
And she's hooked to the silver screen
But the film is a saddening bore
For she's lived it
ten times or more
She could spit in the eyes of fools
As they ask her to focus on


CHORUS
Sailors fighting in the dance hall
Oh man!
Look at those cavemen go
It's the freakiest show
Take a look at the Lawman
Beating up the wrong guy
Oh man! Wonder if he'll ever know
He's in the best selling show
Is there life on Mars?


It's on Amerika's tortured brow
That Mickey Mouse
has grown up a cow
Now the workers
have struck for fame
'Cause Lennon's on sale again
See the mice in their million hordes
From Ibeza to the Norfolk Broads
Rule Britannia is out of bounds
To my mother, my dog, and clowns
But the film is a saddening bore
'Cause I wrote it
ten times or more
It's about to be writ again
As I ask you to focus on


CHORUS
Dring-dring-dring......

Gli spezzini sono avanti

LAVORO-SPEZIA: tranquilli, tranquilli. Non cominciate a farvi domande strane, non mi sono ubriacata prima di scrivere questo titolo.
E' una constatazione, dedotta con i semplici insegnamenti che i miei professori mi hanno impartito durante la scuola dell'obbligo. Insomma, utilizzando l'elementare proprieta' transitiva.
Dunque, il governo della sobrieta' oggi ci ha regalato un'altra delle sue perle (continuano così e ci faremo una bella parure): "Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà".
Parola del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, che ci ha deliziati con questa nuova teoria in una intervista rilasciata a Tgcom24.
Premesso che, piu' li sento, piu' penso che si tratti di extraterrestri che non si sono mai presi la briga di scendere nelle strade, nelle piazze, nelle arterie pulsanti dello Stivale, mi sono fermata a riflettere sul fatto che, in effetti, qui nella mia citta' proprio fermi del tutto non ci stiamo.
Anzi, alla faccia dei parents, un giovane spezzino su tre se ne va oltre le amene rive del Golfo, e varca i confini provinciali in cerca di fortuna. E non lo dice la sottoscritta, ma uno studio della locale Camera di Commercio.
Nessuna valigia di cartone, anzi. Spesso fornito di un discreto bagaglio culturale, laurea, voglia di migliorarsi e di fare.
Insomma, questi animalini cosi' rari, una specie protetta che dovrebbe essere salvaguardata dal WWF - almeno a quanto risulta nei dossier sparsi in tutto il Viminale - per uno strano scherzo del destino si sono diffusi nella mia citta' di origine. Questo dato di fatto e' il punto di partenza per la mia teoria empirica: se l'Italia e' ferma, con tutti i rampolli attaccati alla gonna della mamma, e La Spezia prova ad esportare oltre il 30% della sua forza lavoro, allora si muove, quindi e' avanti, giusto?
O no?

lunedì 6 febbraio 2012

Gemellaggi: web, blog&social, il network e' fatto!

BLOG-LAVORO-CHIARA: come La Spezia e Bayreuth, Milano e Guadalajara, Chicago, San Paolo, Toronto, Melbourne, Lione, Betlemme (e la lista continua), anche noi scrittori in erba abbiamo i nostri gemellaggi.
Una persona lotta con le unghie e con i denti per trovare il proprio posto al mondo - impresa che ora come ora sembra piu' difficile di una ricerca di Indiana Jones, specie nella comunicazione e nell'informazione - , ma questo non esclude che fra neoautori ci si possa sostenere a vicenda.
La nostra generazione e quelle successive non hanno la capacita' di stringere alleanze e supportarsi: chi ti insegna a farlo? Famiglia, scuola, ma anche societa' civile - orfana dell'appeal che un tempo esercitavano chiese e partiti - sono, in questo senso, sempre piu' assenti ingiustificati.
Per non parlare dei media, che buttano benzina sul fuoco proponendo modelli imbarazzanti, dai grandifratelli alle arene dei superesperti usciti non si sa da dove: chi alza maggiormente la voce ha la meglio, ormai pensa il senso comune, anche se in realta', nel 90% dei casi la scimmia urlatrice non fa altro che figure da cioccolataio.
Cosa resta? Non disperiamo: grandi forze agglomeratrici, sono ora come ora, lo sport e la rete.
Riguardo al primo settore sfondate una porta aperta, essendo io impegnata costantemente nel seguire squadre e atleti come giornalista e addetta stampa: una passione reale, coniugata al lavoro, vissuta prima come cestista in erba.
Per quanto riguarda il web, pur cercando di evitarne la parte piu' oscura -  se avessi un figliolo di 12-14 anni starei con le antenne rizzate non una, ma 100 volte! - , ne scopro di giorno in giorno la
capacita' di fare da collante, creare legami e unire persone con interessi e finalita' comuni.

Scrivendo il CercolavoroaMilano, tramite blogspot, ho conosciuto Giulia, ragazza di Prato che prova a prendere le misure con la comunicazione e la critica letteraria. Mettere in primo piano le proprie passioni e' la sua chiave, per condividerle, basta fare un salto qui: http://mhannodettodifareunblog.blogspot.com/. Io la incoraggio!

Poi c'e' Luca, che ha scritto un giallo - con sfondo romantico - ambientato Oltralpe: colpi di scena, paesaggi incantati, uva, vino e...il colpo di scena dietro l'angolo! E non vi racconto altro...altrimenti cosa andate a leggere, poi? http://www.primaverainborgogna.blogspot.com/

Concludo la carrellata con un libro pubblicato da Elisabetta Amoroso, "Diario di una bambina di sei anni e mezzo quasi sette", che dovrebbe essere letto sia dai genitori che dai piccoli...
Manca, in questo caso, uno spazio blog, ma lo trovate su Facebook: https://www.facebook.com/#!/groups/320174408022158/

E, ovviamente, mi raccomando: chi non lo avesse fatto, si unisca al gruppo dedicato a CercolavoroaMilano sullo stesso social: troverete curiosita', nuovi contenuti, interviste...e altro ancora!

https://www.facebook.com/#!/groups/265021400222419/ Vi aspetto!

giovedì 2 febbraio 2012

Generazione Godot

ITALIA, LAVORO:

- Il posto fisso e' monotono. (Mario)

- In questa situazione il posto fisso come tale non c'è più. (Emma)

- Disoccupazione all' 8,9 per cento, in media, e al 31 per cento per i giovani. (Istat, rapporto 2011)

- I dati Istat sono allarmanti: non solo aumenta la disoccupazione, ma diminuisce addirittura il tasso di attività, vale a dire il numero di coloro che sono attualmente al lavoro. (Cesare)

- Con il Tempo tutto Arriverà ...ma quando.?.quando sono sotto TERRA? (Milena)

- Che barba che noia il posto fisso! Tanto, a star precari si guadagnano 2.500 euro al mese, si e' garantiti anche quando si va in ferie e in malattia, e' facile trovare un nuovo impiego. Per non parlare della maternita': se sei donna e 30enne, le aziende ti assumono in un batter d'occhio, e ti spigono ad avere tanti figli. E le banche, poi, che fanno a gara per concederti mutui? Ma la cosa piu' bella sono i tantissimi ammortizzatori sociali che lo stato ti garantisce. E' vero, il precariato ogni giorno ti riserva una nuova sorpresa! (Chiara)

- Io sto cercando lavoro dal 2009, e non riesco a vederlo nemmeno con un 800mm f/2... (Damiano)

- Si sentono un sacco di cazzate, da sempre. Per esempio certe mummie novantenni che parlano di 'attenzione alla spinte conservatrici', sostenendo che ciascuno (con una sola busta paga o pensione, ovviamente) deve fare la propria parte, senza esimersi dai sacrifici. Quanto alla noia del posto fisso che qualche sconosciuto va blaterando vorrei proporgli un faccia a faccia con tutti i precari con contratti a cazzo, anche domani.
Un saluto a Marte.
Qui pianeta Terra. (Giuliano)


- Il posto fisso e' noioso, quello da senatore a vita no. (Link postato su Facebook da Laura)

- E allora adesso mi spieghi perche' le tue banche di merda non ci danno il mutuo se non abbiamo il posto fisso. (Link postato su Facebook da Serena)

- Oè, l'ha detto veramente quel vigliacco: "Posto fisso è monotonia"? Io ti darei in pasto ad un branco di giovani senza il posto fisso, te la farebbero vedere loro la monotonia! Solo in un Paese come l'Italia un Presidente del Consiglio può dire un abominio del genere e rimanere ancora al suo, strapagato, posto fisso! (Rossana)

- Ciao Girl! Vuoi farti due risate?
Leggi il prospetto delle rate, annuali(!) del corso di laurea in Mediatore Linguistico a Pisa: iscrizione: 275 euro. Retta annuale: 7200 euro. La borsa di studio? Mi sono già informata: Al max rimborsano 1250€...sono incommentabili!!!:-(
I'm speechless!:-((( P.s:  ci sarebbe da scrivere un bell'articolo"Per diventare interprete, devo fare la escort!":-)))) (Jessica)


- Temporary SpA ( Agenzia per il Lavoro ) ricerca:
ADDETTO COMUNICAZIONE WEB E SOCIAL NETWORKRequisiti desiderati:
- Buona conoscenza del sistema operativo windows e degli strumenti Office,
- Capacità di lavorare in team, problem solving, visione sistemica e notevole flessibilità operativa;
- Verrà considerato titolo preferenziale aver maturato esperienza all’interno di Uffici Stampa
Tipo di contratto:Agente / Partita IVA
(Annuncio apparso su Infojobs)

- Cerchiamo redattori per stage non retribuito da inserire nella nostra redazione nell'area LIFESTYLE per periodici distribuiti in edicola su tutto il territorio nazionale. Si richiede ottima capacità di scrittura, grande passione e competenza nel settore (ENOGASTRONOMIA, WELLNESS, FITNESS, MODA E SPETTACOLO), buona comprensione della lingua inglese scritta e buona cultura generale.
(Idra Editing, annuncio apparso su Lavori Creativi)

- Scrivo questo annuncio per trovare dei collaboratori che abbiano voglia di entrare a far parte di questo progetto, mi piacerebbe trovare dei giornalisti appassionati di animali che siano propensi ad una collaborazione senza compenso ma mossi dall'amore per gli animali.
(Noelife, annuncio apparso su Kijiji, segnalato su Jobrapido)

- Qu'est-ce qu'on fait maintenant ?
- Je ne sais pas.
- Allons-nous en.
- On ne peut pas.
- Pourquoi ?
- On attend Godot. (Estragon e Vladimir)

Napisan

LAVORO-CHIARA: nel post sul circo di Moira non ho inserito di proposito un elemento, a cui voglio dedicare un post apposito - e capirete perche' - : si tratta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L'occasione per vederlo e' arrivata con l'avvio delle celebrazioni per il 150mo anniversario dell'Unita' d'Italia. Lavoravo nel quotidiano on line Citta' di Genova, e mi era stato affidato - con mio grande piacere - il compito di seguirlo, in tandem con la ragazza che stava facendo lo stage con noi.
Arrivo a Brignole di primo mattino, e per una volta la sveglia all'alba non mi pesa. Puntata in Prefettura per prendere il pass (ancora gelosamente conservato appeso al muro di camera mia), appena in tempo per vedere il Capo dello Stato che esce dal palazzo in direzione Quarto dei Mille, prima tappa della giornata. Cielo plumbeo, nonostante fosse maggio, ma tanta carica e curiosita'.
Autobus, arrivo alla Stazione Marittima con un filo di emozione, dritta all'obiettivo: alla consegna del badge, l'impiegata mi dice che avrebbero potuto esserci difficolta' nel salire sulla Garibaldi per motivi di sicurezza. Ma per me, l'opzione "essere rimbalzata" non era minimamente contemplata.
Il profilo grigio dell'imponente portaerei si staglia in fondo a questo paesaggio da fine del mondo. Arrivo! All'ingresso dell'edificio ci accolgono imponenti sciami di militari e forze dell'ordine (e non vediamo gli agenti in borghese, immagino che raddoppino la posta); facciamo squadra con i giornalisti delle altre testate, chiediamo di essere condotti a destinazione. Alla fine, il ventilato rischio di rimanere con i piedi a terra viene risolto dopo qualche rimostranza, e ci dirigiamo verso la nave.
Al suo interno, un colpo d'occhio maestoso: Napolitano scende da una piattaforma in corrispondenza della poppa per raggiungere il pulpito a prua, attraversando una navata pullulante di studenti, bande, componenti della Marina, potenti nazionali e locali, amici dei potenti, ministri, porporati, uniti in una momentanea comunione d'intenti (alcuni, ci giurerei, con i coltelli in tasca).
Conquisto, bruciando tanti colleghi, un'ottima postazione nella zona riservata alla stampa, da cui posso fotografare senza bisticciare con lo zoom asfittico della mia macchina (a volte le redazioni dovrebbero dotare di strumenti un po' piu' evoluti i propri inviati...). Ci siamo. Fra una telecamera e l'altra arriva il momento ufficiale. Il grande vecchio sale in cattedra, ammalia con la sua autorita', senza dire - ad esser sinceri - nulla di eccezionale, o di diverso da quanto ci si sarebbe potuti aspettare.
Faccio il mio compito: immortalo, racconto, scatto la mia immagine di un momento quasi solenne.
E' una bella sensazione rendere partecipi le persone di un avvenimento come questo. Ti senti quasi un eletto.