lunedì 4 giugno 2012

A proposito di donne

LAVORO: leggete questo (non o riproduco perché non si può!): http://www.repubblica.it/economia/2012/06/04/news/momento_alzare_voce-36504268/?ref=HREC1-6. E riflettete.
Poi pensate alla vostra situazione se siete donne. Ma anche, a quella delle donne più vicine a voi, se siete uomini. E ditemi se vi sembra normale.

Andate avanti, e leggete anche questo, che posso pubblicare visto che è tratto dall'intervista a Veronica Scognamiglio che fa parte della lunga appendice del mio e-book dedicata a "Chi ce l'ha fatta".
Per chi non la conoscesse, dopo l'emigrazione in Belgio, a fronte degli impieghi a 1000 euro al mese che le offrivano in Italia, oggi da Bruxelles dirige le campagne antidiscriminazione a livello europeo di Amnesty International. Un ruolo di prestigio, riconosciuto e rispettato in tutta Europa, tranne che nel Belpaese, dove ha avuto a che fare con tromboni dai capelli bianchi che, trovandosi di fronte una femmina sui trent'anni si sentivano autorizzati a trattarla come una semi mentecatta o, in caso alternativo, a fare i babbioni (probabilmente l'andropausa imminente richiede conferme) con battutine da Bagaglino.
Ecco le sue parole: "E’ fondamentale che si affronti la questione della mancanza di pari opportunità per le donne: non è solo una grave ingiustizia sociale e una violazione dei diritti che le donne vivono in gran numero in Italia: la mancanza di piena partecipazione delle donne alla vita del paese è una condanna all’arretratezza e alla decadenza che immancabilmente colpirà il paese a breve. Come può crescere un paese dove si ha il più basso tasso di occupazione femminile in Europa, ma una popolazione femminile sempre più qualificata? Le donne più capaci che hanno l’opportunità e la forza di farlo, finiranno per lasciare sempre di più il paese. Dei 70.000 giovani che ogni anno pare lascino l’Italia, un gran numero è costituito da donne, e questo numero per la discrasia tra formazione e opportunità di lavoro è destinato a crescere a livello esponenziale".


Nel Sud Italia una donna su due è senza lavoro; una su tre non lo cerca, né migliora la propria formazione.

domenica 3 giugno 2012

Energy!

BLOG-LIBRO: Continua il tour de force delle presentazioni: ecco che oggi arriva la quarta fuori programma (decisa in quattro e quattr'otto..e ringrazio chi l'ha resa possibile) quella all'EnergieExpo in Piazza Matteotti a Sarzana. Vi do appuntamento alle 18.30! Sarò con le editrici Bianca Zanardi e Anna Caprioli, con la moderazione dell'amico Nicola Carozza.
Visto il tema della rassegna che ci ospita, parleremo anche del minore impatto ambientale degli e-book rispetto ai libri e dei nuovi mestieri legati alle energie alternative.
Vi aspetto numerosi! Vi fate un bagnetto..e poi tutti da me :)

La rosa che appassisce

LAVORO-ITALIA: sei una donna bellissima, con dei lineamenti perfetti, capelli fluenti, bocca carnosa, occhi che ipnotizzano, pelle liscia come quella di una rosa, ventre piallato, seno e glutei monuentali, gambe da vertigine. La natura, con te, è stata generosa come in pochi altri casi. Avresti potuto essere la protagonista di un poema epico, di una favola, di un film; le altre, invidiose, come quella Marianna che ti scorge da dietro le montagne, o quell'Iberia cugina tua, ti guardano sempre dal basso. Almeno, fino a qualche tempo fa.
Perché, dando retta a tanti adulatori che ti hanno scambiata come una vacca da mungere, peccando di superbia, pensando che certe doti non si dovessero mantenere, ma fosse sufficiente sfruttarle e basta, hai iniziato a decadere, a perdere terreno.
E così, pian piano, dall'essere la migliore hai iniziato a scendere nella classifica di Miss Mondo, ad esser superata da altre che magari erano meno belle di te, ma più curate, più ingegnose, più disponibili verso i propri estimatori. Un esercito di parassiti ti ha lasciato cicatrici indelebili, i tuoi ornamenti cadono, abbandonati a se stessi, invecchiano, non si aggiornano. Non accolgono come dovrebbero, quasi respingono. E allora, il passaparola di chi si era innamorato di te, entrato nella letteratura con i Grand Tour dei secoli scosi, da positivo ha cambiato segno, e ha innescato un circolo vizioso. C'è qualche eccezione ancora, ma che scolorisce di fronte ad un modo di vivere sciatto, ormai purtroppo consolidato. Riuscirai a cambiare? A tornare la meraviglia delle meraviglie? Tu che hai più bellezza e gioielli di tutte?

USA-LA SPEZIA (PROVINCIA): sono George, un turista statunitense; finalmente arrivo alle Cinque Terre dopo anni che aspetto di vederle. Mi hanno detto che quando ci sei, ti senti vicino al paradiso. Dopo esser sbarcato all'aeroporto di Pisa, mi sposto alla stazione della Spezia, dove cambio treno e ne prendo un altro che mi porti a destinazione. Salgo, mamma mia che strano, sembra un convoglio dell'anteguerra! E' vero che costa poco, ma il bracciolo si sta sbriciolando e mi lascia pezzi di plastica addosso. Aspetto di partire, menomale che fanno anche gli annunci in inglese, va'! Solo che qui non ci si muove: eppure la partenza era fissata 10 minuti fa! Che succede? La speaker dice qualcosa in italiano, ma questa volta non traduce. Beh, dopo un quarto d'ora ce l'abbiamo fatta...il vagone è pieno di gente, ma dovremmo far presto. Dopo aver visto un mare bellissimo da una finestra nel bel mezzo di una galleria - ho proprio voglia di farmi un bagno!!! - ci fermiamo in un altro tunnel. Oh my god! Le porte si aprono, ma che devo fare, scendere? So che Riomaggiore è la prima, la mia fermata ma...qui non mi pare proprio il caso! E invece, qualcuno mi fa cenno di andare. Beh, che fare? Mi carico il mio trolley gigante e ...giù...buio pesto, nessuna indicazione e, per la mia gioia, tutto è allagato da un tubo in alto che ha una forte perdita d'acqua. Alla faccia dell'accoglienza! Cerco di superare l'ostacolo senza troppi danni, e dopo questa ulteriore fatica, arrivato alle scale, non trovo né un ascensore né un facchino: la stazione ha un che di decadente, pasticciata da scritte, ma finalmente trovo il bandolo della matassa. Poi, mentre scendo verso la spiaggia dopo aver posato i bagagli dal mio affittacamere, mi vien voglia di andare alla toilette, ma i servizi che mi indicano sono sprangati. E ora dove la faccio?
Che dire? Alla fine, posto è davvero paradisiaco come mi avevano detto, peccato che si siano dimenticati di raccontarmi anche che i momenti di relax e benessere, davvero qui te li devi guadagnare...

CHIARA: mi vergogno e mi arrabbio. Penso a Parigi che ho visto meno di un mese fa e mi sembra di essere nel terzo mondo.