venerdì 7 ottobre 2011

Verdesperanza

LAVORO-CHIARA: stamattina sono tornata indietro di 15 anni: dal giornale non mi hanno mandato alla solita conferenza stampa, ma all'assemblea del Liceo classico. Quelli che per anni - per chi non lo sapesse, dividevamo due diverse ali dello stesso edificio, quando frequentavo lo scientifico - ho bombardato di gavettoni e spruzzato a suon di raffiche di liquidator nel giorno del martedì grasso, fighetti spaventosi, in particolare le ragazze, capaci di arrivare al portone alle 7.50 più in tiro di noi in discoteca il sabato sera, in tre lustri si sono trasformati in studenti decisamente più alla mano, almeno in apparenza. Fra meno di due settimane avranno le elezioni d'istituto e in un batter d'occhio mi sono ritrovata in mezzo ad un crocchio di politici in erba, pronti a spiegarmi i contenuti delle loro liste dai nomi irresistibili. Quella che s'ispira ai Rage (lo sanno che quando ho iniziato a saltellare sugli acuti di Zack de la Rocha, loro erano in fasce?), l'altra che cita il Risiko, ma la più geniale, secondo me, è quella ispirata alla fantomatica lozione alla camomilla Shultz - come ogni bionda che si rispetti anche io l'ho provata, ovviamente - , accompagnata da un motto che suona pressapoco come "Vi schiariremo le idee". 10 e lode. Anche se sono una giornalista in cerca d'autore, o meglio di una redazione che mi adotti, non ho potuto fare a meno di guardarli con occhio fraterno-materno, rivedendo molto della vecchia me in loro. Alla fine quando mi candidai a fare la rappresentante di classe feci il botto! Il secondo pensiero è stato: chissà chi sarete fra qualche anno, cosa farete? E il terzo: se fossi al loro posto, cambierei percorso e strada? Neanche un'ora dopo, a casa, ho appreso della morte di Steve Jobs: non possiedo neanche uno dei feticci della Apple, eppure devo dire che la sua genialità, la capacità di innovare ed osare, oltre che l'essere il perfetto paradigma del sogno americano, l'aver avuto i numeri per diventare straordinariamente ricco senza sfruttare i propri dipendenti come spesso fanno questi signori del capitalismo moderno, ma soltanto grazie alla forza delle sue idee, beh, non possono che farmelo ammirare. So che i giovani del classico e Jobs sono lontani per chilometri, esperienza, background e ovviamente per non appartenere più allo stesso mondo, ma entrambi mi hanno fatto capire che in questi anni ho perso un po' di stravaganza, slancio, di capacità di "essere folle" e di "essere affamata". Devo recuperarla più in fretta che posso. Be foolish Chiara, try, try again and go on!

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