martedì 3 aprile 2012

Sproporzioni

ITALIA: fin dalle prime lezioni di arte o di educazione fisica a scuola ci insegnano il significato delle parole equilibrio e proporzione. Non a caso la natura, nei suoi esempi più riusciti, ha creato esseri all'insegna della simmetria: noi stessi abbiamo due occhi, due narici, due braccia, denti speculari, due mani, due seni, e via dicendo. Quando si vuol prendere di mira qualcuno, canzonando il suo aspetto fisico, si dice che è storto, gobbo, sproporzionato. I culoni nelle ragazze stanno male perché rompono un'armonia, così come non ci piacciono gli uomini con le spalline a bottiglia, così stonate in un corpo che si vuole ben piazzato. Effettivamente, come dar torto a questo senso innato? Non possiamo esser tutti come l'Uomo Vitruviano, certo, ma abbiamo bisogno di vedere l'armonia e uno sfasamento anche piccolo, in queste proporzioni, lo avvertiamo immediatamente. Eppure, se nel singolo la ricerca dell'equilibrio è molto spesso perseguita, a livello collettivo il nostro Paese è diventato un ciclope mostruoso, in cui la ricchezza è distribuita al di fuori di ogni logica razionale: è di ieri la notizia che dieci (ripeto, dieci, avete letto bene!) milionari possiedono l'equivalente di ciò che hanno tre milioni di poveri. Questo accade oggi, nel 2012. Un incubo? Una beffa? Fate vobis. Io penso che se si è arrivati ad un punto del genere, in molti dovrebbero fare una seria riflessione. Per cominciare.

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