venerdì 14 gennaio 2011

Dal grande schermo alla realtà

CHIARA: mercoledì sera ho visto l'ultimo film del grande vecchio Clint. A me è piaciuto, anche se molti lo accusano di essere incolore. Oltre che per la storia - nonostante, effettivamente, qualche banalità ci fosse - e per la scena iniziale dello tzunami, maestosa e davvero ben realizzata, l'ho apprezzato anche perché mi ha fatta sognare. Marie, una dei protagonisti interpretata dalla bravissima e charmante Cécile de France, è una giornalista di successo in un network nazionale francese; nel corso della sua parabola verso l'autoanalisi, la vediamo in diretta, mentre prepara il suo programma, le discussioni con i colleghi. Per me tutto accade ad un livello più basso, ma mi ci sento dentro come ad un guanto, e anche ad osservarla da fuori, capisco che questa professione mi piace sempre di più. Se son rose... In compenso, ho appena visto su internet un'intervista doppia ad un ex partecipante del Grande Fratello, di cui non ricordo neanche il nome, e un ricercatore italiano. Mi si è accapponata la pelle, assistendo a questa ennesima giustificazione della fuga - a gambe levate - dei cervelli dall'Italia.

LAVORO: tornando alla realtà, questa settimana ho lavorato abbastanza assiduamente per La Nazione, ho anche intervistato il papà della Gine, che conosco circa da 29 anni! Mi veniva un po' da ridere... Stasera ho avuto un'ispirazione divina e ho mandato il CV a Eataly, che aprirà a Genova. Cerco prevalentemente a Milano, ma sotto la Lanterna ci andrei davvero volentieri. Mi potrei anche far due bagni in quel di Quarto! E poi, in quella meraviglia di paradiso del gusto...due volte volentieri! E' fatto da 10, uno dei pochi posti che ho visitato in cui non ho trovato difetti. E per una puntigliosa pignola come me, è davvero una conquista. Se non farò giornalismo nudo e puro, mi piacerebbe tantissimo dedicarmi alle pubbliche relazioni per una multinazionale o per realtà come questa.

MILANO: latita. Oggi ho due linee di febbre, latita anche Spezia.

SPEZIA: ieri ho scritto un articolo sulla demolizione della vecchia sede dello Scientifico di Via Venezia, il simil carcere che, fortunatamente, nei cinque anni del liceo sono sempre riuscita a scampare. Al suo posto, verrà costruito un nuovo edificio in cui saranno ricavati appartamenti per gli studenti e per le giovani coppie. Mi pare un miracolo! Finalmente qualcosa per i 20-30enni. Sarei curiosa di sapere come sarebbe la mia vita se potessi usufruire di un minimo di welfare. Magari vivrei da sola. Sarebbe fichissimo!

1 commento:

  1. che piacere vedere la scuola distrutta rasa al suolo...ti giuro avrei voluto guidare io la ruspa.... con annessa qualche bomba al napal nelle sale professori.... ovviamente con i proff dentro....

    non ci sperare negli appartamentini per le coppie... finiranno ai soliti noti...agli amici degli amici... vedi le tre torri del favaro....dovrebbero essere edifici di edilizia convenzionata, mentre alla fine sono abitati da professionisti.... pagano un affitto ridicolo e tra 20 anni potranno riscattare l appartamento....
    Il Conte dixit

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