venerdì 4 marzo 2011

Compleanno in vista

LAVORO: ho avuto la conferma che dei due colloqui non ne è andato bene neanche uno. Riguardo il primo lo avevo capito, nel senso che cercavano una determinata specializzazione che non ho, anche se questa storia dell'essere iper ferrati in un solo campo non è indispensabile per far bene l'addetto stampa secondo me. Comunque. Per il secondo, invece, mi girano a elica, essendo non solo tagliata e con i ganci giusti, ma avendo anche avuto un buon feedback (almeno per vie informali). Solo che per l'azienda ero troppo impegnata con attività extra. Non hanno considerato che per un lavoro un minimo sicuro, agli extra una persona può anche momentaneamente rinunciare. Quindi la rabbia è doppia. So che non si tratta di un posto idilliaco, a detta di tutti, però quando c'è bisogno di lavorare non si può fare molto gli schizzinosi. Ma tant'è. Inutile rimuginarci sopra. Più che altro mi interessa avere un riscontro, ho chiesto alla sciura che mi ha fatto il colloquio che cosa, secondo lei e i criteri dell'azienda, non andava e ha giocato a mio sfavore. Poi, voglio fare una considerazione: qui avere hobby e mini lavori è un demerito, in altre realtà il contrario. Difficile capire prima con quale dei due casi hai a che fare. Forse in questi ultimi anni il mercato si è rivoluzionato, ma almeno metà di quello che ho appreso lavorando nelle risorse umane sembra oggi roba da Carlo Codega.

CHIARA: dopo il down di questi giorni e il sentirsi veramente con poche speranze, complice quello che vedo attorno a me, rialzo almeno parzialmente la testa. Non nego che continuino a prevalere i cattivi pensieri, ma sta rifacendo capolino pian piano la parte combattiva di me che di solito prevale. Anche quella propositiva e proattiva. Nonostante non voglia fare la disfattista, vedere come è trattata la questione lavoro in questo Paese mi fa veramente cadere le braccia. E scivolerò per una volta nel qualunquismo anche io, ma veramente vorrei che questi politicanti facessero per un anno la vita di un precario. Anzi, per tutta la vita, se lo meritano! Sono scandalosi. In una sola parola. Non voglio generalizzare, ma persone che mi danno fiducia ne potrei indicare davvero poche. Una l'ho intervistata ieri. Stasera, c'è di buono che, oltre alla parte propositiva-reattiva-proattiva è tornata fuori anche quella della party girl. Per cui, questo compleanno s'ha da festeggiare! Ho voglia di mettere un bel vestito, farmi un bel trucco e andare a scasinare in giro!

MILANO: continue valutazioni sui posti dove vorrei lavorare. Detto fra noi, l'ipotesi preferita rimarrebbe Genova, ma alla fine in questo momento, sarei pronta anche ad andare in una città dove non conosco anima viva. Anzi, forse sarebbe un bello stimolo in più.

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