lunedì 15 novembre 2010

L'ABC della ricerca

LAVORO: E domani si riparte! Treno delle 10.40, direzione Madunina. Oggi sono stata di base nella mia città, per fare delle ricerche utili: come quelle povere creature che lavorano nei call center, ho iniziato a bombardare di telefonate...ovviamente le agenzie: potenziali "clienti" a cui "vendere" la mia professionalità; mi sono informata sui settori di competenza, sui modi migliori per entrare in contatto con i loro operatori, per creare un nutrito database. Poi, resto convinta che la cosa più importante saranno gli incontri con chi lavora nella comunicazione, per capire in che modo muovermi su una scala così grande.

MILANO: E' il momento di fare la valigia. Anzi, LA VALIGIA: il mio alter ego lucido, alto come un bambino blu, che mi ha accompagnata in Australia e ora diventerà un improvvisato armadio. Per il viaggio, sperando di non incontrare di nuovo personaggi logorroici (anche se, lo confesso, la tipa napoletana di martedì scorso, mi sembrava una persona davvero di cuore...fosse stata solo meno linguacciuta) mi sono armata di libri; poi, insalata e via! Domani di panini non ne voglio neanche mezzo!

CHIARA: Dopo un week end un po' bellissimo e un po' bruttissimo, rieccomi pronta a partire. E' come andare in bicicletta: una volta che hai imparato, non lo dimentichi più. E' passato qualche anno da quando andavo all'università a Firenze, e dopo al master a Milano, ma mi sembra di aver smesso ieri. Almeno a questa seconda trasferta: solo una settimana fa ero convinta che si trattasse di un passo epocale o quasi; ora invece, è già una piacevole abitudine. Ambientarsi in fretta è un grande vantaggio, non c'è dubbio. Nuovo libro della settimana: "Marinai Perduti" di Jean Claude Izzo. Tragedia attuale, ambientata a Marsiglia, degli occupanti di un mercantile partito proprio dalla Spezia; un volume - con dedica apprezzatissima - che mi ha regalato il mio vici Fabio (al quale non basterebbe la leggendaria biblioteca di Alessandria!), dei cui gusti editoriali mi fido ciecamente. L'ho già iniziato, ma solo questa volta lo sfoglio con la giusta disposizione d'animo. Bisogna sempre aspettare il momento giusto per entrare in una storia, specie se racconta la vita di chi fa lo stesso mestiere di tuo nonno, tuo padre e tuo fratello.

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