venerdì 3 dicembre 2010

Il giorno dell'ira

LAVORO: fra mille cose arretrate da fare qui a Spezia, ho preso buste, indirizzi e necessaire per spedire i miei Videocv: ho selezionato alcune redazioni che secondo me potrebbero essere ottimali. Stamattina è uscito il mio pezzo in prima pagina sulla Nazione, con tanto di titolone sulla civetta. Vorrà dire qualcosa. Secondo il caporedattore "me la sono cavata egregiamente" con un pezzo difficile. Ah Gesù, va tutto alla rovescia...soddisfazione alle stelle, ma perché non posso vivere di questo? Domani altro articolo dall'Agroalimentare. Ipotesi di impiego su Spezia, mie proposte per colmare alcune lacune nel settore turistico. Passo dall'interinale in cui offrono quel posto nelle risorse umane che mi hanno segnalato ieri, ma per tutta la giornata non riceve il pubblico. Ritornerò lunedì, tanto fra ponti e patroni, sarebbe inutile salire a Milano.

MILANO: non ci sono, ma sento gli amici. Idea: salire un po' prima per andare alla Fiera dell'Artigianato.

CHIARA: sono nera, incazzata nera. E scusate il francesismo. L'altra faccia della disoccupazione (mettete fra parentesi la mia collaborazione al giornale: prestigiosa, soddisfacente, ma purtroppo poco redditizia) è che - ovviamente - i soldi scarseggiano. Posso assicurare che sotto le feste la mancanza si avverte almeno il triplo. E quando ti devono arrivare da varie parti almeno mille euro che restano fantasma, guadagnati con lavori regolarmente svolti, il nervosismo aumenta. Se però, mentre in due casi dipende da lungaggini ed intoppi burocratici, nel terzo ti prendono apertamente per il culo, ti viene voglia di rompere il muso a qualcuno. Monicelli se n'è andato da pochi giorni, ma il suo monito a non farsi trattare da servi della gleba mi suona nelle orecchie come se fosse seduto accanto a me a strigliarmi. E mi astengo da ulteriori commenti. Queste cose mi fanno veramente uscire dal seminato. Ho già incontrato troppi pezzenti sulla mia strada, sono stufa: non si gioca col lavoro e la dignità della gente! Il risultato? Che ci rimugino, e oltre al portafoglio vuoto, ho un nervosismo ingestibile, affogato il mezza stecca di Loacker al cioccolato. Ma vi andassero per traverso!

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