martedì 15 febbraio 2011

Choose life

MILANO: Sono tornata. Un tempo da Mordor mi accoglie, stivali e paio di riserva completamente fradici, una - probabile - alcolizzata sull'autobus che però mi aiuta con la valigia e mi fa vedere la foto della figlia, saluti e chiacchiere con Lore e Raoul, aperitivo con la Laura (& co.) che la prossima settimana convola a nozze. Era l'unico giorno possibile per vederla, e l'ho fatto con gioia.

CHIARA: vorrei essermi sdoppiata oggi. Poco prima di ricevere i confetti, a quasi 300 kilometri di distanza c'era un funerale a cui avrei voluto partecipare. Fra la vita e la morte ho scelto la vita. So che per Diego non ha fatto differenza la mia assenza. Mi ha fatto bene stare con le ragazze, fare le mie felicitazioni alla sposa, ma sono tornata indietro sotto il nubifragio incazzata nera, pensando a quello che gli è successo. Non ci trovo una logica, non esiste. Meglio dormirci sopra. Stamattina mi sono svegliata angosciatissima per lui. E non sapevo neanche che fosse malato, neanche un sospetto...almeno una visita, una parola di conforto, un sorriso gliel'avrei portato. A lui e a Teresa, la sua ragazza. Basta un attimo e scende una lacrima.

LAVORO: io che mi faccio tanti problemi...poi c'è la gente che muore, dopo aver sofferto mesi, a 27 anni.

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